Termografia verifica serramenti

L’indagine termografica per la verifica dei serramenti è una attività quanto mai utile per comprendere le problematiche legate a dispersioni termiche, infiltrazioni di aria, difetti di produzione e di installazione di un serramento vecchio o di nuova installazione.

In epoca ormai post 110%, con un notevole parco di edifici riqualificati energeticamente, la cui sostituzione dei vecchi serramenti era ed è parte fondamentale dei lavori, l’attività di verifica termografica degli stessi è diventata molto importante.

Troppo spesso si assiste a lavori di sostituzione dei vecchi serramenti con serramenti moderni, iper performanti da un punto di vista della tenuta termica ed acustica, che presentano più o meno gravi problematiche riconducibili ad una non corretta installazione, a causa di lavori eseguiti da manovalanza non tecnicamente preparata ad eseguire i lavori a regola d’arte, oppure ad un eccessivo carico di lavoro delle imprese che si vedono così costrette a velocizzare i tempi di esecuzione delle opere, a danno della bontà del lavoro eseguito.

Nel termogramma qui sopra si può vedere un serramento con evidenti problematiche di tenuta dell’anta.

I difetti riscontrati frequentemente riguardano problemi legati a ponti termici al nodo telaio/falso telaio, imputabili a una non corretta o non sufficiente coibentazione, problematiche di tenuta delle guarnizioni legate ad uno scorretto montaggio del serramento o a una non corretta registrazione, problemi di infiltrazione di aria dal cassonetto dell’avvolgibile, problemi alle cerniere, nei casi molto gravi problematiche legate ad infiltrazione di acqua e a condensa.

Nell’immagine sopra si rendono evidenti con termografia infrarossa delle problematiche legate ad una scarsa coibentazione al nodo telaio/falso telaio e una infiltrazione di aria dalla zona di passaggio della cinghia della tapparella avvolgibile.

Molto spesso queste problematiche, non visibili, si traducono in raffreddamenti localizzati e spesso direzionali, i classici spifferi, percepiti dagli occupanti l’appartamento, e/o in zone di possibile formazione di condensa superficiale e successivamente muffa.

Bisogna anche dire però, a parziale discolpa degli installatori serramentisti, che a volte non è semplice adattare serramenti nuovi a fori finestra esistenti, in cui spesso per velocizzare il lavoro, per questioni di economicità e per diminuire il disagio degli occupanti non viene smurato il falso telaio e sostituito con uno dedicato, portando a delle problematiche di montaggio di volta in volta diverse e che richiedono soluzioni estemporanee di problemi che solo maestranze esperte riescono ad attuare. Tutto ciò porta il tecnico operatore di termografia che verifica a dover conoscere a fondo il lavoro svolto in opera e a discernere di volta in volta tra problematiche che non dovrebbero proprio esserci e quindi considerabili come difetti di posa, da altre che possono essere considerate accettabili e legate alla migliore soluzione possibile in quel determinato contesto.

Nel soprastante termogramma un esempio di serramento ben posato; si tratta di una sostituzione di vecchi serramenti con adattamento al falso telaio che non è stato smurato. Il lavoro è ben fatto, non si notano problematiche particolari; le zone che presentano una temperatura superficiale apparente inferiore alle altre, bordi esterni delle ante e zone di contatto tra telaio e falso telaio, hanno in termini assoluti una temperatura superficiale intorno ai 18°C, del tutto accettabile e non preoccupante.

La verifica viene condotta in condizioni invernali, con un salto termico tra esterno ed interno adeguato e risponde alle seguenti norme:

UNI EN ISO 6781-1 – novembre 2023 “Prestazione degli edifici – Rivelazione di irregolarità di calore, aria e umidità negli edifici mediante metodi a infrarossi – parte prima”  e
UNI 11673-4 / 2021 “Posa in opera di serramenti – Parte 4: requisiti e criteri di verifica dell’esecuzione”.

 

 

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